“TEATROEDUCAZIONE” I bambini della scuola dell’infanzia incontrano l’OPERA LIRICA

Manzotti teatroeducazione 1
 
 
archiviato-timbro

Questo articolo è stato pubblicato in data 30 Giugno 2016.

È trascorso più di , le informazioni potrebbero non essere più valide.

VI INVITIAMO A CONSULTARE LE NEWS PIU' AGGIORNATE.

 

Teatreducazione
I bambini della scuola dell’infanzia incontrano l’opera lirica
Percorso di studio e di ricerca (dall’anno scolastico 2005) a cura della scuola dell’infanzia “M.Manzotti

a.s. 2015/2016

TUTTI ALL’OPERA 2016…. Il viaggio continua

locandina-giuliettamoromeo-Teatro_Manzotti-2015-2016Teatreducazione (il neologismo che elimina la o)

Iniziamo l’avventura di quest’anno con un’opera affascinante e coinvolgente ma molto complicata e irta di insidie : ci occuperemo di “Montecchi e Capuleti” di V. Bellini. E ’la storia delle storie d’amore, i personaggi sono dichiarati dall’umanità gli innamorati per eccellenza, le famiglie versano in eterno conflitto, l’epilogo è il più tragico che vi possa essere. Lavorare serenamente considerando tutte queste premesse non è affatto facile ma le vie del teatreducazione sono chiare, definite e ci permettono di marciare senza paura.

LABORATORIO o setting educativo.

La prima fase si apre con l’ascolto  di un mix di brani dall’ouverture  dell’opera  “Montecchi e Capuleti”,  all’aria famosa dell’opera “Romeo e Giulietta” fino a giungere ad ascoltare le note più attuali tratte dal film “Romeo e Giulietta”. Subito dopo segue l’analisi e il dialogo con i bambini rilevando le differenze tra brani veloci, allegri, lenti, scuri quindi tristi e la comparazione tra il genere classico e il moderno.

La seconda fase vede predominante un approccio psicomotorio: i bambini sono invitati a seguire l’andamento della musica, differenziando i movimenti a seconda del ritmo, del timbro e la sequenza musicale.

La terza fase riguarda il racconto della storia o meglio delle storie, dedicando particolare attenzione ai momenti più tragici, e la rappresentazione grafica delle stesse.

La quarta fase analizza i personaggi per poi drammatizzarne gli stessi con la partecipazione di tutti i bambini.

Le fasi del laboratorio così descritte non si susseguono dalla prima all’ultima ma vanno ad intermittenza, ossia si svolgono in base alle decisioni dei bambini , i quali ogni volta, scelgono cosa fare dell’opera, se ascoltare la musica o la storia, se drammatizzarla o rappresentarla graficamente, se giocare con i personaggi o con le note. Durante il percorso tutti i pensieri e i dialoghi dei bambini vengono annotati per poi generare il “copione”. Noi insegnanti insieme al regista abbiamo creato un setting dove ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero o le proprie preferenze, così, pian piano durante l’anno scolastico cresce la consapevolezza di ciò che si sta facendo, dal fare al pensare, dal sé al fuori di sé, dall’espressione finale, ma non conclusiva nel Dono Teatrale che vede coinvolti e consapevoli bambini,  e vede lavorare in armonia e stretta collaborazione  le insegnanti con l’operatore, attore e regista Lorenzo Bastianelli .

 

FORMAZIONE

Al fine di rendere i genitori consapevoli e attenti ad accogliere il Dono Teatrale dei figli si sono tenuti alcuni incontri informativi.  Il regista ha ritenuto opportuno fare esperienza di Laboratorio teatrale anche con i genitori che come i loro figli hanno giocato con il corpo, con i suoni, con le emozioni e con i personaggi dell’opera.

Per le insegnanti quest’anno il momento formativo, oltre a quello con i genitori, è stato a giugno con l’attore Lino Terra.

giuliettamoromeo-Teatro_Manzotti-2015-2016

 

IL DONO

“Giuliett(AmoR)omeo”

Tratto da

Capuleti & Montecchi di Vincenzo Bellini + Giulietta e Romeo di William Shakespeare

“Sipario leggermente aperto_luce che filtra”

Anche quest’anno inizia così il nostro “copione” ..

Un omaggio alla delicatezza che mettiamo nell’osservare questi piccoli “attori”. Un senso di leggerezza che pervade ogni scena dello spettacolo. Quel tocco quasi sfiorato per descrivere ogni cosa che succede, quelle piccole mani che rendono meraviglioso il mondo teatrale che si apre grazie a loro. Un sipario leggermente aperto per far capire a tutti che ci vuole pazienza, ci vuole coraggio, ci vuole rispetto dei loro tempi, dei lori straordinari piccoli errori che ci emozionano. Di loro che sono pura essenia per noi che guardiamo.

E SE OGGI SIAMO QUI lo si deve alla grande forza di questi bambini che ogni anno più degli altri diventano un grande motore capace di trasportare tutti. Sono capaci di stimolare la riflessione, sono capaci di tirarci fuori la voglia di lavorare per loro senza fatica, sono capaci di consegnarti i loro cuori e dirti che loro sono qui per te e sono pronti a sognare e vivere in scena tutti i loro piccoli mondi. Sono capaci di “lavorare” giocando, con le loro lacrime, con i loro capricci, con la loro voglia di urlare, con la loro splendida timidezza.

SE OGGI SIAMO QUI è perché si lavora sempre con semplicità e senza presunzione e questa magia può realizzarsi solo se ci sono gli ingredienti giusti!

SE OGGI SIAMO QUI è perché questa storia era giusta non essendo giusta. Per farvi capire che ogni storia trasformata e guardata con gli occhi dei bambini diventa leggendaria, diventa amore, diventa poesia. Tutto si trasforma, anche le preoccupazioni. Tutto si trasforma, per convincerci ogni anno di più che ogni storia non verrà mai raccontata come è stata scritta. C’è una misura, c’è uno sguardo attento e c’è la volontà di non dover dimostrare nulla.

Questa storia, GIUUmA E ROMEO, non sarà mai come l’avete letta, non sarà mai come la conoscete, non sarà ma un film che avete già visto. Non affrettatevi a riconoscere quello e quell’altro, perché questa storia è frutto di quasi 50 altre storie. Una per ogni bambino, una per ogni bambina. Una per ogni cuore. Scordatevi Giulietta e Romeo. Questa è un’altra storia fatta di magia, amore, incontri, giochi, capricci, piccole voci, favole, sogni. leggerezza, luce, spade, urla, valigie, cuori, abbracci, baci, essenza.

SE OGGI SIAMO QUI è perché c’è ancora qualcuno che crede in questo progetto. Voi genitori che amate questi piccoli attori e date a noi la possibilità di tradurre in scena le loro piccole voci. Voi genitori che giocate insieme a noi per creare ogni anno non una recita ma un DONO TEATRALE che non deve solo farci battere le mani ma che deve ogni anno di più insegnarci che il futuro va costruito a piccoli passi. I loro piccoli passi. Siete voi insieme a loro che ci date la forza di crederci.

SE OGGI SIAMO QUI è perché ci sono maestre coraggiose. A cui va dato il merito di credere ciecamente in tutti. Di non lasciare indietro nessuno. Da dieci anni sono insieme a me a” vincere per non vincere nulla”. Perché la più grande vittoria sarà nei baci e negli abbracci che ci daranno questi bambini quando ci saluteranno felici di averci incontrato. la più grande vittoria sarà nelle strette di mano di un genitore che sa di aver regalato a suo figliola un momento di pura essenza.

Grazie a tutti voi, che siete qui oggi insieme a quasi 50 piccoli sognatori.

Lorenzo Bastianelli (regista, attore, formatore)


ALCUNI STRALCI VIDEO TRATTI DAL DVD REALIZZATO PER DOCUMENTARE LO SPETTACOLO

       

anni precedenti

 

APPUNTI DI UN VIAGGIO CHIAMATO “Tutti all’opera

Era il 2006 quando abbiamo saputo della possibilità di lavorare ad un progetto sperimentale sull’opera lirica.

Perché la Lirica?
Perché è questo un linguaggio completo e “multimediale” fatto di parole, di note, di testo, di immagini, di emozioni, di musica. Ascoltare e giocare con la lirica è aprirsi verso mondi nuovi, magnifici, che sembrano lontani e invece sono sempre attuali e vicini a noi.

La cosa era del tutto nuova ma a Sappanico la “non regola” è stata sempre la nostra parola d’ordine. Decisione presa … lavorare sulla lirica attraverso il Teatreducazione.

Perché teatreducazione?
Perché è un setting educativo, una continua ricerca in atto che si concentra sul fare, perché si mettono in primo piano le esigenze dei bambini senza forzature ne imposizioni al fine di portare tutti a fare e a pensare in modo consapevole, libero e costruttivo.

La catena decennale che pone canoni precisi per il teatro della scuola ora viene spezzata, vengono superati quei limiti dati da facili protagonismi, da scelte predefinite, da parti assegnate per meritocrazia, da abbaglianti scenografie e da recite costruite per la felicità di un pubblico poco preparato. Ora, con il teatreducazione, si parla di gruppo che relaziona e che crea confrontandosi e scontrandosi, che vive lo scambio in senso ampio nel rispetto delle differenze e delle individualità : il gruppo vive le stesse vicende senza perdere l’identità, e prepara il lavoro conclusivo che non è la solita recita, o spettacolo visto come atto puramente estetico, ma si tratta di un dono che nasce da un vissuto vero, da relazioni significative, da un gruppo che si forma giorno dopo giorno e che prepara insieme il lavoro finale, ma non conclusivo; è un dono, che i bambini fanno a noi adulti, chiamato “Il Dono teatrale”.

Percorso laboratoriale

Fase di esplorazione: ascolto libero e guidato della musica dell’opera

Fase ludico-espressiva: giochi improvvisati e strutturati con il corpo, la voce, il ritmo, il testo, usando poveri strumenti creati insieme con poco.

Fase comunicativo-espressiva: ognuno, con le proprie possibilità, innesta un personale cammino metaforizzando il vissuto, inventando strategie, comunicando agli altri “ l’essere-ci”

Fase rappresentativa e comunicativa: è il momento conclusivo ma anche l’inizio di un nuovo percorso laboratoriale che si realizza attraverso il Dono Teatrale

Obiettivi e finalità

  • Sviluppare la capacità di ascoltare e comprendere stimoli narrativi e musicali
  • Saper esprimere le emozioni e offrire agli altri le proprie idee
  • Coinvolgere tutti in attività di gruppo e promuovere relazioni significative
  • Comunicare con tutte le proprie potenzialità

Essere e esserci consapevolmente

Abbiamo fatto parlare la musica… quella lirica! L’abbiamo giocata, ballata, interpretata , “amata”… Prove e riprove, luci e ombre ,magliette, ognuno la sua ,genitori che realizzano poche cose utili perla scena … la strada è quella giusta, i bambini sono attenti e silenziosi, consapevoli di regalare il miglior “DONO TEATRALE” di cui sono capaci.
La naturalezza e la spontaneità bastano per emozionare ogni volta e ogni persona seduta in silenzio a guardare “STRAORDINARI” bambini della nostra scuola.

ALCUNE IMMAGINI E BREVI VIDEO DI UN PERCORSO CHE DURA DA 10 ANNI:

Manzotti-teatroeducazione-1
TEATRO DELLE MUSE
“TESTA, CUORE, PIEDI “ dall’0pera “L’Imperatore Jones” di Louis Gruenberg

Manzotti-teatroeducazione-2
TEATRO DELLE MUSE
“MECCANISMO SVIZZERA” dall’Opera di Maurice Ravel “ L’ heure espagnole “

Manzotti-teatroeducazione-3

TEATRO DELLE MUSE
“EXPERIMENT” dall’Opera di Gustavo Donizzetti “ L’elisir d’amore “

        

TEATRO DELLE MUSE
“ATELIER” dall’Opera di Mozart “ Così fan tutte “

Conclusioni
Ogni volta lo spettacolo è il risultato della rilettura dell’opera attraverso gli occhi dei bambini, la storia si intreccia con i suoni, il ritmo guida il corpo, i giochi comandano le scene, i ruoli si scambiano e si trasformano , la musica si adatta al gioco e ci sono azioni e mondi che non esistono ed emozioni che restano negli occhi. Da qui , parte la riflessione per un lavoro che diventa sempre più difficile ogni anno…. dimostrare di non dover dimostrare nulla.

Negli anni la realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla passione delle insegnanti Cotani Annamaria, Clementoni Lucia, Paola Principi, del regista Lorenzo Bastianelli e Crucianelli Sabrina che attualmente collabora come docente esterna.

print