27 GENNAIO 2017: GIORNATA DELLA MEMORIA
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Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista.
Le truppe liberatrici, entrando nel campo di Auschwitz-Birkenau, scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah.
Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei.
Assieme a loro subirono la deportazione e lo sterminio altri 6 milioni di persone: oppositori politici (comunisti, socialisti, anarchici, …) prigionieri di guerra sovietici (2 milioni ), Testimoni di Geova, Zingari, Slavi, omosessuali e lesbiche, disabili e malati di mente.
“Meditate che questo è stato”, si legge in una poesia di Primo Levi. Un verso che riflette tutto il valore e l’importanza della memoria, affinché non ci si rassegni all’orrore, affinché ciò che è stato non si ripeta.
Celebrare la Giornata della Memoria significa non essere indifferenti di fronte ai nuovi atti di intolleranza e di razzismo che vediamo crescere nella nostra società, anche qui nel continente europeo che ha vissuto gli orrori del nazismo e del fascismo.